Stimolare l’innovazione e trasferire la ricerca dai laboratori ai contesti di vita reale, ripensando la mobilità di persone e merci per farne uno dei motori di crescita per le città di porto. È l’obiettivo di Civitas Portis (Port-cities Integrating Sustainability), un progetto finanziato dal programma Horizon che fino al 2020 metterà a confronto 33 partner di cinque città portuali d’Europa.

Con Trieste, che si è aggiudicata un finanziamento di 2,8 milioni di euro, partecipano all’iniziativa le città di Anversa (Belgio), Aberdeen (Scozia), Costanza (Romania) e Klaipeda (Lituania). Al progetto, in veste di partner internazionale, concorrerà anche la città cinese di Ningbo.

Ciascuna città ha dato vita a un partenariato locale all’interno del quale condividere conoscenze e strategie. A Trieste prendono parte a Civitas Portis il Comune, l’Autorità portuale del Mare Adriatico orientale, Area Science Park, l’Università e Trieste Trasporti, che ha messo on line un portale dedicato all’iniziativa.

Trieste, nell’ambito del progetto, predisporrà un piano della mobilità sostenibile, per integrare l’ambiente urbano con le aree portuali. Particolare attenzione sarà data ai flussi turistici e soprattutto a quelli crocieristici: saranno prodotte una guida e una app per muoversi in città, con itinerari storici e culturali, e saranno messe in campo iniziative specifiche per promuovere e sostenere la mobilità ciclo-pedonale e i trasporti pubblici. Tra gli obiettivi del progetto, anche una migliore gestione dei parcheggi e una serie di misure dedicate agli aspetti logistici e di movimentazione delle merci.

Per scoprire gli obiettivi, i partner e gli eventi del progetto, visita il sito dedicato: civitasportis.triestetrasporti.it